03-09-2018 – Con l’obiettivo di ridurre i rifiuti plastici nei nostri mari, la Commissione Europea ha lanciato una direttiva secondo la quale, presumibilmente entro il 2021, saranno vietati la commercializzazione e l’utilizzo in ambito comunitario di tutta una serie di articoli di plastica di uso quotidiano.
La direttiva colpisce in maniera decisa il settore della Distribuzione Automatica, mettendo al bando due referenze essenziali dell’attività: i bicchieri monouso in plastica e in cartoncino (dotati di film plastico interno) e le palettine.
Poiché secondo la Commissione Europea esistono in commercio articoli sostitutivi di quelli banditi, l’Associazione Europea del Vending e dell’OCS (EVA) ha preso precisa posizione rispetto alla direttiva, entrando nel dettaglio dei vari articoli e rispondendo punto per punto alla richiesta.
Riepilogando i principali punti, l’Associazione precisa che l’attività della Distribuzione Automatica si svolge prevalentemente in luoghi chiusi (pubblici e privati) nella maggior parte dei quali viene effettuata la raccolta differenziata dei materiali. Pertanto, l’impatto dei rifiuti plastici prodotti dal Vending sull’ambiente e, nello specifico, sui mari è pressoché nullo.
La Commissione ritiene che bicchieri e palette monouso in plastica siano sostituibili con equivalenti esistenti in commercio, ignorando che si tratta non semplicemente di accessori, quanto piuttosto di articoli tecnici, dotati di specifiche particolari affinché possano essere gestiti dai meccanismi di distribuzione delle macchine senza creare intoppi nell’erogazione delle bevande.
La stessa Direttiva, inoltre, chiede che i produttori di questa tipologia di articoli si facciano carico della loro raccolta e corretto smaltimento, addossando loro un costo che slitterebbe automaticamente sul consumatore con inevitabile aumento del prezzo delle bevande al distributore e conseguente calo dei consumi.
L’EVA, pur consapevole delle problematiche legate alla plastica e all’ambiente, ha chiesto perciò alla Commissione Europea di rivalutare il ruolo impattante del settore rispetto all’inquinamento dei mari, esonerarlo dai divieti, di precisare cosa intende per messa al bando dei bicchieri di cartoncino dotati di film plastico e di concedere alle normative nazionali un tempo più lungo per l’assimilazione della direttiva che, come accennato, dovrebbe entrare in vigore nel 2021.