Mars Italia è tra le migliori aziende in cui lavorare in Italia, a confermarlo è il terzo posto ottenuto nella classifica di riferimento Great Place to Work 2020 – prima tra le aziende del largo consumo (FMCGs) – stilata dal Great Place to Work® Institute, che ha analizzato quest’anno 153 aziende e le opinioni di oltre 57.000 collaboratori, sul proprio ambiente di lavoro.
Mars Italia, certificata da oltre 10 anni, si conferma così sul podio tra migliori realtà in cui lavorare nel nostro Paese, grazie anche all’impegno dell’azienda nel creare le migliori condizioni possibili affinché ogni singolo talento trovi il proprio spazio di eccellenza, con policy e iniziative mirate.
Proprio la valorizzazione del talento e della diversità hanno permesso a Mars di evolversi in controtendenza rispetto al mercato; a dimostrarlo è infatti un organico composto al 52% da donne e un board of directors per metà al femminile.
Non solo diversità e talento ma anche flessibilità, Mars Italia è stata tra le prime aziende a offrire, già dieci anni fa, ai propri Associati – così sono chiamati i dipendenti per sottolineare la condivisione di intenti e successi – la possibilità di lavorare in uffici pet-friendly e in smart working, ben prima che il tema divenisse oggetto di interesse del legislatore e scelta obbligata in questi mesi di emergenza sanitaria.
“L’emergenza attuale non ci ha trovato impreparati e noi – è il caso di dirlo: dalla sera alla mattina – ci stiamo trasferiti al 100% in smart working senza particolari destabilizzazioni operative. Il dato interessante è che dopo le linee guida condivise durante l’indimenticabile weekend del 21 febbraio, il 99% delle persone non è nemmeno dovuta ripassare dall’ufficio a recuperare attrezzature o altro: tutti avevano con sé tutto l’occorrente per lavorare da remoto, come sempre del resto – dichiara Cristiana Milanesi, Direttore People & Organization e Global Sales – Perché? Per via di tre fattori essenziali. Il primo di natura culturale: un approccio manageriale avanzato che misura le persone sul merito e non sulla logica del controllo. Il secondo, riguarda la forte preparazione digitale, affiancata da investimenti tecnologici costanti che consentono di supportare realmente questo modo di lavorare. Solo per citare un esempio, nessuno tra i nostri associati ha più un telefono fisso in azienda, mentre tutti hanno un cellulare aziendale. Infine: la buona pratica: siamo infatti abituati ad alternare presenza fisica in ufficio a lavoro da casa, con la dimestichezza che ne consegue”.
La flessibilità e l’attenzione agli Associati si sono concretizzate, durante l’emergenza Coronavirus, anche nella messa in atto di numerose azioni mirate a garantire la loro sicurezza e il loro benessere, per esempio attraverso la costituzione della task force “Great Place to work anche in emergenza”, che ha visto oltre 20 Associati al lavoro su diversi fronti, dai consigli per mantenersi in forma e come gestire lo stress, alle speciali coperture organizzative legate all’eventualità del contagio fino a un’area break virtuale chiamata “staySMART&stayTUNED”: lavoriamo da casa, ma restiamo sintonizzati.
“In momenti di crisi, bisogna fare delle scelte, anche dure, si sa. Ma qualsivoglia sia il grado di ottimizzazione necessaria, in Mars siamo convinti che, proprio quando tutti si focalizzano sull’ottimizzazione, occorra gettare il cuore oltre l’ostacolo, investendo sulle persone senza mai cedere al tentativo di ripiegarsi in difesa e risparmiare su questo aspetto – commenta ancora Cristiana Milanesi – Del resto, siamo di fronte all’imponderabile: non esistono manuali: esiste solo una leadership in tempi di incertezza, che richiede la capacità di saper sempre valorizzare e mobilitare il miglior contributo di tutti”.
L’investimento sugli Associati e la decisione di puntare su di loro per farne il volano della crescita aziendale è stata e continua a essere la chiave di successo di Mars Italia, riconosciuta da dieci anni come Leader tra i migliori luoghi di lavoro, certificati da Great Place to Work®.