03-04-2017 – Con l’obiettivo di fare sistema nei confronti di stakeholder e istituzioni, è nata l’Unione Italiana Food, un raggruppamento di 450 aziende rappresentanti 20 settori merceologici, che generano un fatturato globale di oltre 35 miliardi di euro.
A volerla fortemente, due colossi del settore alimentare italiano, Barilla e Lavazza, che occupano al suo interno due posizioni chiave: Paolo Barilla e Marco Lavazza ne sono infatti rispettivamente presidente e vicepresidente.
L’Unione Italiana Food, che è frutto della fusione di AIDEPI (Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italiane) e AIIPA (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari), opererà per la tutela dei consumatori e per la difesa e l’affermazione dei prodotti italiani nel mondo, puntando ad una crescita del settore che aprirà la strada anche nuove opportunità di lavoro.
Fare sistema e sviluppare sinergie tra le imprese costituiscono le armi migliori per affermare le qualità della produzione alimentare italiana e fortificarla nei confronti di quanto arriva da altri Paesi: si pensi all’apertura delle caffetterie Starbucks o all’idea dei 6 big del Food – Coca Cola, Pepsi, Mars, Mondelez, Nestlé e Unilever – di adottare il sistema a semaforo di stampo anglosassone per identificare i prodotti alimentari non salutari. Lontano dalla logica del divieto, il presidente dell’Unione Italiana Food Paolo Barilla ha affermato che bisogna “investire nella cultura degli individui soprattutto a scuola, dove possano apprendere i fondamenti di una buona alimentazione“.