28-08-2013 – Lo afferma un gruppo di ricercatori dell’Università di Atene che ha svolto uno studio sugli abitanti dell’isola di Ikaria, la cui età media supera i 90 anni. La risposta è stata cercata nelle abitudini alimentari del campione esaminato, in particolare nel consumo di caffè.
Si è scoperto che l’87% dei longevi abitanti di quest’isola beve caffè greco ogni giorno, un consumo che possiamo ritrovare nella abitudini della maggior parte dei popoli del mondo e in Europa soprattutto nel Nord dove vi sono i più forti consumatori di caffè.
Ma cosa fa la differenza? Due sono i fattori che premiano il caffè greco, rispetto a quello filtrato e all’espresso: la modalità della preparazione e la qualità della miscela.
Il caffè greco è costituito principalmente da chicchi di arabica, macinati molto sottilmente sì da ottenere una maggiore concentrazione di antiossidanti rispetto al caffè normale. Inoltre la preparazione è effettuata con l’antico metodo della bollitura, grazie al quale si ottiene dai chicchi di caffè una maggiore estrazione di sostanze benefiche.
Il caffè greco, oltre a ridurre il rischio di diabete e migliorare il sistema immunitario, svolge un’importante azione sul sistema cardiovascolare in quanto protegge i vasi sanguigni grazie alla ricchezza di polifenoli, acido clorogenico e sostanze liposolubili.
Pur apprezzandone tutti i benefici, saremo mai disposti ad abbandonare il nostro amato espresso e lo potremo mai ottenere da un distributore automatico?