
11-07-2017 – È trascorso solo un mese da quando Ethical Coffee Company ha finalmente brindato alla vittoria su Nespresso, dopo una lunga battaglia legale durata 8 anni, di cui abbiamo parlato in questa News del 7 giugno scorso.
Stando a quanto dichiarato da Jean-Paul Gaillard, presidente di ECC ed ex Nespresso dove è stato direttore dal 1988 al 1997, a pagare le spese della battaglia contro il gigante delle capsule è stata proprio la sua azienda, la Ethical Coffee, che in 8 anni è stata costretta ad un progressivo ridimensionamento. Dei 170 dipendenti oggi ne sono rimasti solo 40, un numero esiguo per un sito produttivo di 8.000 metri quadrati; mentre il fatturato è crollato, deludendo tutte le attese e mostrando il fallimento di un progetto che prometteva di mettere Nespresso spalle al muro per dare vita ad un nuovo gigante elvetico delle capsule. Ma le spese legali e il dispendio di energie hanno depauperato un’azienda, nata con l’idea di fornire un’alternativa sostenibile all’inquinante “mondo Nespresso”.
A dare la stangata finale, la crisi del porzionato e l’arrivo nel mercato di decine e decine di torrefattori con i loro compatibili che hanno frazionato l’offerta e lasciato il segmento alla mercè di una guerra del prezzo al ribasso che non aiuta nessuno. Tranne Nespresso che continua a fatturare un miliardo di euro all’anno!
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