08-03-2018 – L’8 marzo ci sembra la giornata adatta per raccontare la storia di Alessandra Fazio, 41 anni, Head of Quality per Nestlé, che nell’azienda ha visto riconosciute non solo la sua esperienza e le sue capacità in campo lavorativo, ma anche e soprattutto le sue esigenze di donna, moglie e madre. Grazie alle politiche di inclusione e a prassi che contribuiscono a bilanciare le esigenze del lavoro e della vita privata, Alessandra è una donna soddisfatta del suo percorso e realizzata nella famiglia.
La sua storia, raccolta in un’intervista di Rossella Nocca pubblicata sul portale “La Repubblica degli Stagisti“, è un bell’esempio di come ogni azienda dovrebbe porsi nei confronti delle donne che, se sostenute nel difficile ruolo di lavoratrici, mogli e madri, possono raggiungere qualsiasi risultato, come Alessandra stessa dice a chiusura dell’intervista.
Piccolo dettaglio: Alessandra ha seguito un percorso di studi e di specializzazioni prettamente maschili, riuscendo a raggiungere obiettivi di carriera ambiti e in tempi rapidissimi.
Ecco alcuni passi dell’intervista, da leggere integralmente al link https://www.repubblicadeglistagisti.it/article/girl-power-io-promossa-dirigente-in-nestle-mentre-ero-in-maternita
Ad aprile 2015, all’ottavo mese di gravidanza, sono andata in maternità. Durante questo periodo sono stata contattata dall’azienda perché si era liberata la posizione di Head of Quality per l’Italia e per Malta. Una scelta “controcorrente”, perché significava puntare su una donna, una madre e una persona giovane, entrata in azienda da soli cinque anni e mezzo.
Da donna e da mamma porto in esso l’empatia con cui mi relaziono con tantissime persone sia in azienda, dalle vendite alla comunicazione, sia fuori, dalle associazioni di categoria al Ministero della Salute alle Asl.
Qui il bilanciamento tra vita privata e lavorativa è favorito da diversi strumenti di gestione degli spazi e del tempo, dal lavoro agile allo smart working fino all’asilo nido aziendale, per fare solo alcuni esempi.
Non fate l’errore che ho fatto io che, quando il mio capo mi ha proposto la promozione durante la maternità, gli ho detto “Sei sicuro che io ce la possa fare?”. Non c’è niente che noi donne non possiamo fare… se abbiamo voglia di farlo!
