Lo stabilimento della Perugina di San Sisto (PG) sembra aver definitivamente trovato un equilibrio, dopo il lungo periodo di crisi e di confronto tra la proprietà e la forza lavoro, che hanno segnato gli anni passati fino almeno alla fine del 2018.
Le promesse di investire sul sito da parte della proprietà Nestlé sembra siano state mantenute, al punto che oggi lo stabilimento è pronto a virare verso l’innovazione digitale, modernizzando la produzione e le dinamiche interne.
Come ha spiegato il responsabile delle risorse umane di Nestlé Italia, Gianluigi Toia, in un recente incontro con i sindacati “Tutti gli devono essere in grado di usare le nuove tecnologie per arrivare ad avere una fabbrica interconnessa e all’avanguardia 4.0. Ciò non significa abbandonare il lavoro manuale, che svolgono molti nostri operai, anzi le due cose vanno di pari passo”.
Il personale verrà formato sulle nuove tecnologie, in modo da essere pronto alla prevista rivoluzione digitale.
La proprietà conferma ancora una volta l’intenzione di investire su San Sisto, che beneficerà di una parte dei 200 milioni di euro destinati alle strutture Nestlè presenti nel nostro Paese.
D’altra parte l’azienda ha appena tirato le somme dell’andamento del 2019, che si è chiuso con un aumento dell’utile netto del 24,4% e dei ricavi dell’1,2%.
Le vendite non sono state straordinarie rispetto al 2018, ma hanno tenuto soprattutto nella divisione Purina (pet food) e nel comparto del caffè, grazie alle vendite dei prodotti Starbucks che hanno generato 300 milioni di franchi di vendite aggiuntive.
L’attesa per il 2020 è di un aumento delle vendite in tutte le categorie di prodotto.