29-01-2016 – Cosa accomuna Nescafe, Nespresso, le acque minerali San Pellegrino, Vera, Panna, Levissima, Contrex e Perrier, il brodo Maggi e la pasta fresca Buitoni, gli alimenti per animali Purina e quelli per l’infanzia o i celebri cioccolatini Baci Perugina?
Il denominatore comune è Nestlé, proprietaria di questi marchi e di altri ancora, il gigante svizzero che quest’anno festeggia il 150° anniversario lanciando nuovi progetti che spostano il centro degli interesse sempre più verso la ricerca farmaceutica e, in particolare, quella dedicata al mondo dell’infanzia.
In un certo senso, la multinazionale ritorna alle origini, al motivo che ha dato avvio ad un colosso dell’industria per il quale non si sprecano né critiche né elogi.
La nascita della Nestlé la racconta un articolo di Repubblica.it dove si parla di un giovane aiuto-farmacista tedesco Heinrich Nestle, arrivato in Svizzera nel 1839 per perfezionarsi nella sua professione. Ma c’era un’altra cosa che lo tormentava, un dramma molto sentito a quei tempi: la mancanza di un sostitutivo del latte materno nei casi in cui questo non bastava o il neonato ne era intollerante. Non vi era soluzione: i bambini erano destinati a morire, come era accaduto allo stesso Heinrich, undicesimo di 14 figli, unico sopravvissuto alla mancanza di allattamento materno. A Vevey, vicino Losanna, Nestlé, che nel frattempo aveva accentato la “e” finale del suo cognome e cambiato il nome da Heinrich ad Henri, studiò una soluzione per quei neonati sfortunati e nel 1866, dopo averlo sperimentato su un neonato intollerante, iniziò a commercializzare un barattolo giallo con la scritta “Farina lattea Henri Nestlé”, un prodotto costituito da latte di mucca e cereali. Fu un successo!
Qualche anno dopo, Nestlé cedette la sua azienda a tre imprenditori svizzeri, per un milione di franchi, una cifra colossale per quei tempi!
150 anni dopo la nascita della farina lattea, l’azienda da lui creata si ritrova ad essere il principale gruppo agro-alimentare del pianeta, con un fatturato di 99,3 miliardi di dollari e 339 mila dipendenti!
