Nestlé, Mars Wrigley e Ferrero supportano la legge dell’UE sulla deforestazione

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Nestlé, Mars Wrigley e Ferrero supportano la legge dell’UE sulla deforestazione

Come noto, a partire dal 30 dicembre 2024, le aziende che vendono cacao, caffè, olio di palma e altri prodotti e che operano nei 27 Stati membri dell’UE devono dimostrare che le loro catene di approvvigionamento non contribuiscono alla distruzione delle foreste. Questa legge rappresenta una misura cruciale per combattere la deforestazione a livello globale, una questione che ha portato alla perdita di circa il 10% delle foreste mondiali dal 1990 al 2020. Inoltre, la deforestazione associata alle importazioni di materie prime da parte dell’UE ha prodotto più di 120 milioni di tonnellate metriche di emissioni di CO2 nel 2021-2022. Questo dato sottolinea l’urgenza di misure efficaci per combattere la distruzione ambientale.


Report “Deforestazione e cambiamento climatico” – WWF


Il governo degli Stati Uniti e vari gruppi industriali, tra cui la Confederazione delle Industrie Cartarie Europee, hanno chiesto un rinvio dell’implementazione della legge. Le loro obiezioni si basano su preoccupazioni relative alla completezza dei sistemi di gestione della conformità dell’UE e alle difficoltà nel rintracciare i prodotti fino alle loro origini nei piccoli appezzamenti forestali.
Invece, le principali aziende del settore dei beni di consumo, tra cui Nestlé, Mars Wrigley e Ferrero, hanno espresso il loro sostegno alla legge europea, si mostrano favorevoli alla misura e hanno chiesto all’Unione Europea maggiore supporto per le imprese, per facilitare la conformità entro la scadenza di dicembre.
In un documento condiviso con il team del Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, queste aziende hanno elogiato il Regolamento UE sulla deforestazione (EUDR) come un passo importante per trasformare il settore del cacao e del cioccolato.

Oltre alle aziende del settore, anche diverse organizzazioni no-profit hanno firmato il documento di supporto alla legge. Tra queste, Tony’s Chocolonely, l’Ufficio per la difesa del commercio equo e solidale e la rete Voice, che lavorano attivamente per la sostenibilità nel settore del cacao.

 

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