Alla start up VADO abbiamo dedicato un lungo articolo nel numero 60 della nostra rivista Vending News, uscito ad ottobre scorso, in cui l’amministratore e co-founder Alessandro Ursino ci raccontava come da un’idea fosse nato un progetto imprenditoriale vincente, in linea con le più attuali modalità di acquisto del consumatore di oggi.
Leggi qui l’intervista ad Alessandro Ursino nel numero 60 di Vending News
Ricordiamo che il progetto VADO è un sistema di delivery di prodotti basato su un software che permette a qualsiasi vending machine, dotata di touch screen, di inserire i prodotti caricati al suo interno nelle principali app di delivery (Glovo, Deliveroo, Just Eat, Uber Eats). Il consumatore finale vede sulle app di delivery la vending machine come se fosse un normalissimo negozio, sceglie i prodotti e li acquista. A quel punto l’app di delivery manda il rider davanti alla vending machine con un codice d’ordine; il rider lo inserisce nel touch screen e la vending, grazie al software di Vado, eroga esattamente i prodotti ordinati online dal cliente.
Grazie ai numerosi finanziamenti ricevuti, VADO – fondata poco meno di due anni fa – è riuscita a penetrare in mercati esteri non solo europei e conta in Italia circa 25 installazioni di vending machine collocate a macchia di leopardo lungo tutta la penisola.
A distanza di poche settimane dalla nostra intervista, la giovane start up comunica di aver conquistato la holding di investimento Sidinvest, un nuovo investitore pronto a finanziare il progetto con l’obiettivo di conquistare il mercato americano, traguardo che dovrebbe essere raggiunto a fine 2023.
Alessandro Ursino, CEO di Vado ha spiegato: “Sempre più retailer stanno adattando i propri store per effettuare consegne nello stesso giorno o in meno di un’ora. Il Qcommerce è qui per restare e l’automazione è la chiave che farà diventare questo modello sostenibile. In un futuro non troppo lontano vedo ogni vetrina del mondo anche con un’area dedicata alle consegne automatiche”.