08-07-2016 – Il piccolo Comune di San Fior in provincia di Treviso, in occasione del cambio di gestione dei distributori automatici installati in area di sua pertinenza, ha deciso di mettersi al passo con gli altri Comuni, applicando la classica tassa per “occupazione di suolo pubblico”.
Fortunatamente la cifra non è esorbitante – 200 euro per distributore automatico – e le macchine sono soltanto due interne alla struttura, dal momento che alla terza, trovandosi in prossimità e non dentro il Palazzo comunale, è stato applicato uno sconto del 50%.
La giunta ha giustificato il balzello come canone che va a coprire il costo dei consumi energetici e di acqua, oltre che l’occupazione di suolo pubblico vera e propria, annunciando però che questa resterà la base fissata anche per le gare che verranno indette in futuro, una volta scaduto l’attuale contratto di concessione.
Chi ha familiarità con le gare d’appalto, sa bene che la cifra è destinata ad aumentare di gara in gara, laddove il capitolato, tra i criteri di assegnazione del servizio, preveda un punteggio più alto per il “rialzo del canone”: 200… 500… 1.000…