29-11-2016 – Il valore di un’azienda non si misura solo sulla base del suo successo, del fatturato raggiunto o dell’accreditamento del brand ma anche su fattori meno legati alle logiche di mercato e più vicini alla sfera del sociale. In questo senso acquisisce valore l’azienda che opera trasformazioni strutturali per rendere il ciclo produttivo meno impattante sull’ambiente o che mette in campo progetti tesi a migliorare le condizioni della forza lavoro.
Questa premessa ci sembrava necessaria per inquadrare un’interessante iniziativa, unica in Italia, avviata dalla OPEM SpA, leader nella produzione di impianti industriali con particolare specializzazione per il settore del caffè.
L’azienda ha messo a disposizione dei dipendenti un fondo a cui essi possono attingere attraverso la formula del prestito per far fronte ad esigenze personali e familiari, evitando così di ricorrere a istituti “ufficiali” molto più costosi e burocraticamente complessi.
L’idea è nata in seguito all’osservazione di alcuni comportamenti dei dipendenti, divenuti più frequenti con l’incalzare della crisi economica, quali ad esempio la richiesta di anticipo del TFR, e all’aver realizzato che molti di essi non riuscivano a sostenere spese anche necessarie come quelle delle cure odontoiatriche o degli studi dei figli.
Per tale motivo e nell’ottica del welfare aziendale, la proprietà ha deciso di accantonare un fondo di 150.000 euro del quale i dipendenti possono usufruire in caso di necessità.
Vi sono ovviamente delle condizioni da rispettare: al prestito possono accedere i dipendenti che abbiano maturato almeno due anni di servizio in azienda e che non abbiano mai subito provvedimenti disciplinari; la cifra massima ottenibile è 10.000 euro, previa verifica della solvibilità; la restituzione può avvenire ratealmente (max 60 mesi) con prelievo dallo stipendio.
Le condizioni sono senza dubbio più vantaggiose di quelle praticate da un istituto di credito o una finanziaria: minimo tasso d’interesse, quello d’obbligo per legge; burocrazia snella e veloce.
Non è la prima volta che la OPEM mette in campo iniziative a favore dei dipendenti ma questa, data la sensibilità dell’argomento, merita una menzione in più e potrebbe essere esemplare per altre aziende che abbiano a cuore il benessere dei propri dipendenti.