Ospedale di Bari. Caldo e sete, ma la vending machine non c’è!

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Ospedale di Bari. Caldo e sete, ma la vending machine non c’è!

12-07-2017 – Gli Ospedali di Bari continuano ad essere al centro delle polemiche che ruotano intorno ai distributori automatici, vuoi per i prezzi troppo alti o diversi da reparto a reparto (vedi il caso dell’Ospedale Di Venere), vuoi perché i distributori non ci sono (e nemmeno il bar) e prendere una bottiglina d’acqua diventa una vera impresa.
È, quest’ultimo, il caso dell’Ospedale San Paolo, dove il disagio pare vada avanti da ben 8 anni, a seguito del sequestro delle macchine, poi dissequestrate ma mai attivate. Fatto sta che pazienti, personale e visitatori non possono approvvigionarsi neanche di un bene di prima necessità come l’acqua, un disagio particolarmente sentito in questi giorni di caldo eccezionale, tanto da spingere l’Unione Sindacati Professionisti Pubblico Privato Impiego (USSPPI) a denunciare pubblicamente la situazione.
In una nota si legge: “All’interno dello stesso presidio [San Paolo], non sono presenti distributori automatici né tanto meno boccioni di acqua per poter alleviare il disagio ai cittadini e personale. L’USPPI chiede al direttore generale Montanaro, nelle more che la Asl Bari ottenga quanto previsto dal capitolato di gara già ‘aggiudicata’ di ‘servizio Bar’, ed atteso che il dipendente non può uscire dal perimetro del presidio in cui lavora pena contestazione, di prevedere per un periodo di sei mesi la presenza di alcuni distributori automatici per ogni reparto o di boccioni di acqua per alleviare il forte disagio nei confronti dei cittadini e del personale operante nell’ospedale San Paolo”.
In attesa di una risposta il Sindacato minaccia una manifestazione di protesta ed ha avviato una petizione per raccogliere firme a sostegno della causa.

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