14-05-2019 – FrescoFrigo, la prima startup italiana, dedicata all’healthy food, (di cui avevamo già parlato in questo articolo di ottobre) nasce con l’idea di sviluppare un nuovo concetto di retail: piccolo, tecnologico, intelligente, di prossimità e accessibile 24/7 per distribuire solo cibo sano.
L’esordio a settembre 2018 e l’avvio del primo round d’investimenti sono quasi contestuali e l’esito assai positivo con 1,2 milioni di euro in pochi mesi (settembre’18 – gennaio’19), raccolti grazie a investitori privati: Andrea Dusi, Mega Holding, Futuro Investimenti, Embed Capital, Metrica Ventures, Wonder SpA e il partner industriale Epta SpA (marchio IARP). Il round permetterà a FrescoFrigo un’autonomia di ben 18 mesi.
FrescoFrigo nasce da due menti vulcaniche, quella di Enrico Pandian, startupper seriale, ideatore e fondatore di Supermercato24 e Checkout Technologies (solo per citare alcuni dei suoi ultimi successi) e quella Tommaso Magnani, fondatore di GoodAppetito e una specializzazione in psicologia della soddisfazione dei consumatori digitali.
“I numeri del delivery food italiano sono in costante crescita, 11% annuo per un valore di 2,4 miliardi e le persone che mangiano fuori casa sono oltre 7 milioni, praticamente assumiamo sempre di più cibo che non cuciniamo e la qualità degli alimenti diventa indispensabile per migliorare il benessere delle persone. A questa esigenza risponde FrescoFrigo” – hanno dichiarato i due fondatori, Pandian e Magnani.
Obiettivo 2019 di FrescoFrigo è l’installazione di 200 frigoriferi (sette sono già operativi) tecnologici e intelligenti con prodotti freschi e di qualità pensati per le necessità delle persone attente al proprio benessere e stile di vita, che prediligono un’alimentazione sana, naturale e a km zero.
Le vending machine sono pensate per i canali più vari – uffici (con almeno 150 dipendenti), palestre, università, ospedali e business hotel – e installate a costo zero per le location. L’offerta di cibo è curata e realizzata da laboratori di cucina e ristoranti di prossimità, al massimo 500 metri dall’ubicazione dei frigo, con refil giornaliero entro le ore 10.30 della mattina e ritiro dei prodotti in scadenza.
Grazie alla tecnologia innovativa di cui sono dotate queste vending machine il fornitore-ristoratore può monitorare lo status del frigo, modificare il refil in base al gradimento dei singoli prodotti e migliorare così l’offerta, personalizzandola in base alle preferenze dei consumatori.
La complessità dell’inventario degli alimenti, dai 140 ai 200, differenziati per i vari momenti della giornata, (dalla colazione, al pranzo, passando per la pausa pomeridiana sino agli spuntini serali) e le procedure di acquisto e pagamento sono gestite da dispositivi integrati capaci di leggere l’RFID dei cibi (identificazione di informazioni automatica collegata ad etichette elettroniche), mentre i consumatori grazie all’app FrescoFrigo, gestiscono il wallet digitale (pagamenti e inserimento dei ticket restaurant digitali) sbloccano la porta del frigo e scelgono cosa mangiare, il sistema rileva l’operazione e addebita al cliente il costo del prodotto. La scelta è infinita dai piatti pronti agli snack, dai dessert ai succhi e tanto altro ancora.
E il business? Il ricavo annuo per ogni frigo è stimato in 50.000 di euro, ogni gestore sostiene il costo di acquisto iniziale del frigo personalizzato (circa 900 euro), un noleggio mensile e le revenue sul venduto, ma può contare su una delivery ottimizzata, un solo rifornimento giornaliero per tutte le location fornite, con conseguente risparmio di risorse (mezzi e persone) e l’offerta ai propri clienti di soluzioni healthy food a due passi dalla propria postazione di lavoro, sempre pronte e disponibili in qualsiasi momento della giornata. Un grande plus per i clienti, una user experience di qualità, e le vending machine finalmente cambiano volto.
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