27-10-2014 – Italmatic Group, uno dei maggiori operatori vending in Campania, ha intrapreso una nuova partnership in accordo con la Fondazione FS Italiane per la fornitura di distributori automatici di bibite calde e fredde, snack, panini e gelati all’interno del nuovo Museo di Pietrarsa di Portici, in provincia di Napoli. L’importante rilievo di questo accordo sancisce ulteriormente la crescita dell’Azienda sul mercato nazionale non solo in termini economici ma soprattutto dal punto di vista della brand awarness, fattore che Italmatic ama associare ad iniziative di grande valore culturale.
Italmatic Group s’impegna a collaborare con la Fondazione FS per la promozione delle visite scolastiche e non solo all’interno del museo, dove sarà allestita una sala ristoro fornita dei migliori distributori automatici alimentari e bibite, in quest’area i visitatori del museo potranno sostare gustando ottimi snack o sorseggiando squisite bevande calde o fredde.
L’iniziativa, che partirà ufficialmente il 1° Novembre 2014, prevede, inoltre, l’affissione sui distributori automatici, installati da Italmatic in aree pubbliche o in istituti scolastici, di locandine informative riguardanti le principali attività del museo, comprese le informazioni necessarie ad organizzare visite guidate.
Pietrarsa è uno dei luoghi simbolo della storia delle Ferrovie dello Stato Italiane, un ponte teso tra passato e presente che congiunge idealmente la Bayard ai sofisticati e velocissimi treni dell’Alta Velocità.Una statua (una delle più grandi realizzate in ghisa in Italia), posta nel piazzale del complesso museale, mostra re Ferdinando II di Borbone nell’atto di indicare il luogo dove costruire le prime officine ferroviarie delle Due Sicilie e dell’intera Penisola. Un’iscrizione ricorda che lo scopo del sovrano era di svincolare lo sviluppo tecnico e industriale del Regno dall’intelligenza straniera.
Sotto l’aspetto più propriamente storico-architettonico, il museo è quanto mai adatto all’uso cui è stato destinato, trattandosi in origine delle antiche officine borboniche nate nel 1840 per volere del re, in un’area prima chiamata “Pietra Bianca” e in seguito “Pietrarsa” dopo un’eruzione del Vesuvio che aveva portato la lava fino a quel punto della costa.
Oggi il museo rende possibile un’immediata rilettura, viva e critica, del duro lavoro svolto dagli operai che qui lavoravano nelle Officine di Pietrarsa. Un discorso storico volto a ricostruire le tappe dell’evoluzione del lavoro dell’uomo al continuo variare del rapporto fra lo stesso e la macchina.