01-02-2017 – PayTipper – uno dei primi istituto di pagamento a essere stati autorizzati dalla Banca d’Italia – punta, nel 2017, a consolidare le fondamenta gettate nel 2016.
A partire dallo sfruttamento delle opportunità derivanti dall’aver sviluppato un’infrastruttura propria di acquiring per PagoBANCOMAT e di essere, ad oggi, l’unico operatore non bancario a disporre di una licenza per questo circuito. Questo elemento permette a PayTipper di creare soluzioni verticali in nicchie di mercato particolarmente sensibili alla creazione di modelli di pagamento integrati nel loro business – come quello delle vending machine – e rende l’istituto di pagamento un ottimo partner per quei soggetti che vogliono entrare nel mercato italiano e per i quali è fondamentale la possibilità di accettare i pagamenti nel circuito Pagobancomat.
L’anno scorso, in collaborazione con Castles Technology, PayTipper ha sviluppato – primo in Italia – un’innovativa soluzione, totalmente integrata, per l’accettazione dei pagamenti PagoBANCOMAT e di carte internazionali nelle vending machine. Il mondo dei distributori automatici, come quello dei micropagamenti, è in grande espansione e la possibilità di contare su di una infrastruttura propria permette a PayTipper di controllare in maniera ottimale la struttura dei costi e di sviluppare un’offerta realmente interessante per questo settore, caratterizzato da problematiche molto peculiari, legate soprattutto alla modesta entità delle transazioni.
In questo contesto, la sfida più rilevante dell’istituto di pagamento nel 2017 è quella di fare il suo primo passo al di fuori dei confini italiani, creando una soluzione studiata anche per l’estero e che sia esportabile almeno nell’area SEPA.
Nella foto Angelo Grampa – AD di PayTipper