09-09-2016 – Risultati del tutto deludenti e fuori dalle aspettative quelli di Nestlé per il primo semestre 2016 che vede l’utile netto sceso del 10% a 4,1 miliardi di franchi, mentre le vendite sono invece progredite del 3,5%, a 43,2 miliardi di franchi.
Il colosso svizzero riporta dunque un calo dell’utile netto pari a 4,1 miliardo di franchi svizzeri (3,78 milioni di euro), un calo al di sotto delle stime di mercato dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2015.
In realtà, il fatturato del gruppo ammonta a 43,2 miliardi di franchi svizzeri (39,8 miliardi di euro) rispetto ai 42,8 del medesimo periodo dell’anno precedente, il dato però risulta essere inferiore alle stime degli analisti.
Per quanto riguarda le vendite del gruppo Nestlé, al netto degli effetti valutari, queste sono state pari al 3,5%, a fronte del 3,7% del dato atteso dal mercato. L’utile operativo, invece, è risultato in crescita dello 0,3% e l’utile netto è in calo del 9,1% a quota 4,1 miliardi di franchi svizzeri.
Nei singoli mercati, la crescita organica è più marcata sempre nelle Americhe (+5%); in Europa, Medio Oriente e Nord Africa, Nestlé ha registrato un +2,6%, mentre in Asia, Oceania e Africa subsahariana la crescita è stata del 2,3%.
Secondo Paul Bulcke, CEO Nestlé: “La crescita è generata dai volumi e da un mix di prodotti. Sono state inoltre conquistate nuove parti di mercato”.
In Italia, Nestlé nel 2015, ha registrato un fatturato di 1,411 miliardi di euro, varrebbe a dire un calo di 15,5 milioni di euro sul precedente esercizio. In particolare Nespresso Italia con i suoi 40 punti vendita sparsi per il paese ha registrato ricavi in crescita del 3,2% attestandosi a quota 272 milioni di euro, pur restando in rallentamento rispetto al trend registrato in passato.