Perfetti van Melle ha chiuso l’accordo integrativo con i suoi circa 700 dipendenti del quartier generale di Lainate (MI), che è il principale sito produttivo dell’azienda in Italia, seguito dalle sedi di Gorizia e Teramo, dove lavorano circa 400 persone.
I principali punti dell’accordo prevedono un premio di risultato di 2.200 euro nel 2023, che saranno portati a 2.400 euro nel 2025; l’aumento di 600 euro della quota destinata al welfare; nuove assunzioni; l’istituzione del “referente dell’addestramento”, una figura professionale che avrà il compito di affiancare e insegnare il lavoro ai neo assunti e a coloro che verranno assegnati a nuove mansioni o reparti.
Andrea Ricci, operatore della Fai Cisl di Milano, che ha condotto la trattativa con i colleghi di Flai Cgil e Uil Uila, ha commentato: “È un’intesa importante sia per i risultati conseguiti sul piano salariale, sia per le conquiste su welfare e occupazione. Al raggiungimento degli obiettivi il premio sarà di 2.200 euro nel 2023, 2.300 nel 2024 e 2.400 nel 2025. A questi importi va poi sommata la quota destinata al pacchetto welfare che è stata aumentata a 600 euro per anno. Il valore economico è, quindi, di tutto rispetto, arrivando fino a 3.000 euro nell’ultimo anno di vigenza”.
In ogni caso, aggiunge, l’accordo non esaurisce il lavoro che le parti devono svolgere per risolvere i problemi, ma certamente “rappresenta una buona base su cui costruire un corretto sistema di valorizzazione delle risorse umane, nel rispetto delle esigenze aziendali di ricerca di efficienza e redditività”.
Perfetti Van Melle è di proprietà della famiglia Perfetti con quasi 20.000 dipendenti nel mondo e un fatturato di circa 3 miliardi di euro. Negli ultimi anni, in seguito alla crisi dei consumi, l’azienda aveva registrato una flessione, dopo la quale è riuscita a rilanciarsi, tanto che oggi risulta in crescita.