02-09-2019 – Amazon ha evidentemente fatto scuola, visto che la catena Pizza HUT ha avviato anch’essa la sperimentazione di un sistema di consegne, che si avvale di un simil distributore automatico dove recapitare e far ritirare le pizze ordinate, senza che il cliente faccia file d’attesa e debba interagire con il venditore, come accade nel punto vendita tradizionale.
Al momento, Pizza HUT sta sperimentando il suo sistema di delivery tecnologico in un’unica postazione a Hollywood, ma intende estenderlo anche in altre città della West Coast.
Il punto di ritiro è costituito da una “parete” suddivisa in armadietti sigillati, ognuno dei quali è a sua volta diviso in due parti: una che tiene in caldo la pizza e l’altra refrigerata, che tiene in fresco le bibite. L’ordine viene effettuato attraverso l’app o il sito Pizza Hut che, una volta ricevuto ordine e pagamento, rilascia un codice per lo sblocco dell’armadietto, riconoscibile per il cliente, poiché personalizzato con il suo nome.
Quindi, la sosta della pizza nel distributore può essere prolungata solo per breve tempo e, una volta ricevuta la notifica che l’ordine è pronto per il ritiro, è preferibile che il cliente si affretti ad andare a prelevarla.
In realtà c’è poco di innovativo in questa idea di consegna, non solo perché è già utilizzata da un gigante come Amazon, ma anche perché si tratta di un sistema in voga oltre 50 anni fa, che all’epoca serviva circa mezzo milione di americani. Fu poi rilanciato per alcuni anni da Eatsa, una catena di ristoranti automatici che, chiusa l’ultima postazione, sta cercando a sua volta di vendere questa particolare tecnologia di food delivery ad altre catene come Starbucks, che ne ha acquistato parte dei diritti, e… Pizza Hut.
Con la speranza che il sistema funzioni e ripaghi degli investimenti fatti!