11-09-2014 – La Commissione Europea ha al vaglio già da qualche anno un progetto condiviso da Regno Unito, Spagna e Paesi Bassi e coordinato dalla Slovenia che ha per oggetto i sistemi di raffreddamento delle bibite nei distributori automatici.
L’idea è partita dalla riflessione che le bibite vengono raffreddate indipendentemente dal fatto che vengano vendute o meno, il che appesantisce l’impronta ecologica delle macchine che si comportano, di fatto, come frigoriferi, accesi 24 ore su 24 pur senza che ve ne sia bisogno.
Il progetto di ricerca europeo RAPIDCOOL ha cercato di ideare un sistema alternativo al raffreddamento continuo, ovvero un sistema che permetta di raffreddare rapidamente le bibite poco prima della loro vendita.
L’idea ha portato alla realizzazione di un prototipo di camera di raffreddamento (fino a 6°C) da applicare alle comuni vending machine presenti sul mercato. Se il prototipo dovesse rivelarsi fattibile, esso potrebbe portare un risparmio energetico non indifferente.
Infatti, attualmente si trovano sul mercato europeo circa 1,7 milioni di distributori per bibite, che contengono mediamente tra le 288 e le 400 lattine/bottiglie di cui solo il 50% circa è venduto in una tipica settimana. In media questo tipo di macchine consuma 2500kWh/anno per raffreddare ovvero circa 0,25kWh/per lattina o bottiglia, che tradotto in termini economici equivale a una spesa di circa 4-5 centesimi per lattina/bottiglia.