Nel 2019 Mastria Vending aveva vinto la gara presso l’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio di Catanzaro dove aveva installato 23 distributori automatici presso tre sedi della stessa Azienda Ospedaliera.
Il contratto era stato perfezionato il 2 gennaio 2020, in epoca anteriore all’insorgere dell’emergenza sanitaria da Covid-19, ed il canone di concessione era stato fissato in 321.000,00 euro. Di lì a poco è esplosa l’emergenza sanitaria e, a decorrere da marzo 2020, Mastria Vending ha registrato un grave e costante calo del fatturato quantificato, sulla base dei dati trasmessi all’Agenzia delle Entrate, nella misura di oltre il 40% per i mesi da marzo a dicembre 2020 e di oltre il 50% per i mesi da gennaio a settembre 2021.
Il canone annuo di 321.000,00 euro era, pertanto, divenuto insostenibile e la società di gestione con istanza del 3.04.2021 aveva chiesto all’Azienda Ospedaliera, in attuazione dell’art. 28-bis D.L. 34/2020, conv. in L. n. 77/2020, la revisione delle condizioni economiche della concessione.
In tutta risposta, l’Azienda Ospedaliera aveva accusato la Mastria Vending di inadempimento contrattuale invocando il pagamento di 789.990,44 euro, negando di conseguenza la revisione del canone e preannunciando l’attivazione del procedimento di risoluzione del contratto e il calcolo delle penali per il ritardo.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria (Sezione Prima) ha accolto il ricorso della Mastria Vending s.r.l, rigettando la richiesta dell’Azienda Ospedaliera.