17-10-2016 – Aveva la base a Rimini, il trio specializzato in furti ai distributori automatici che con viaggi organizzati si spostava su tutto il territorio alla ricerca delle postazioni più appetibili.
Sulle loro tracce vi erano le questure di varie provincie ma ad incastrarli è stata la Questura di Treviso in seguito alle indagini compiute dopo il furto avvenuto il 22 agosto scorso presso l’Ospedale di Santa Maria di Ca’ Foncello di Treviso. A tradirli in quell’occasione le telecamere di sorveglianza e l’intuizione di un agente preposto alla visualizzazione dei filmati.
Questi, infatti, aveva memorizzato il volto di un uomo all’entrata del nosocomio, colpito probabilmente dal sacchetto visibilmente vuoto che portava in mano. Le immagini che ne hanno registrato l’uscita, invece, mostravano il sacchetto pieno e ciò ha insospettito l’agente. Incrociando i dati relativi all’orario del furto si è concretizzata l’ipotesi che “l’uomo col sacchetto” fosse proprio l’autore del furto.
Nel prosieguo delle indagini e, attraverso il confronto con i dati in possesso di altre questure italiane relativi a furti dello stesso genere, si è composta l’identità del trio e sono scattate le ricerche.
I componenti del trio sono stati individuati in 3 diverse località e arrestati: uno si trova nel carcere di Rimini, un’altro in quello di Marsala (TP) e l’ultimo in quello di Trapani.
Sebbene i furti ai distributori automatici siano una piaga quotidiana, è preoccupante il fatto che, in questo caso, si sia formata una vera e propria banda organizzata specializzata nei distributori automatici. Il vending sta diventando la nuova frontiera del furto?
