23-03-2015 – Sembra giunta alle battute finali la nota vicenda dei clonatori di chiavette elettroniche che ha coinvolto nei mesi scorsi alcuni dipendenti della Fiat di Termoli e la Generale Ristorazione, titolare del servizio di ristorazione automatica, vittima della truffa.
Il mese scorso, i 15 accusati del reato di clonazione di chiavi elettroniche destinate al consumo di alimenti e bevande erogati dai distributori automatici sono tornati al lavoro in attesa della decisione della Procura di Larino, che doveva pronunciarsi in merito alla questione.
Il procuratore della Repubblica di Larino, Ludovico Vaccaro, sta aspettando la chiusura delle indagini da parte dei Carabinieri per poter, a sua volta, chiudere il fascicolo sulle chiavette clonate e, molto probabilmente, far scattare le richieste di rinvio a giudizio per i lavoratori accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata e all’alterazione degli strumenti di pagamento. Vi è poi da decidere sugli oltre cento dipendenti, utilizzatori delle chiavette, i qualicpotrebbero andare incontro a un procedimento per decreto.
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