Il nostro settore attendeva con ansia la partenza dell’anno scolastico per poter riattivare il servizio di ristoro, interrotto bruscamente ad inizio pandemia con tutte le perdite che ne sono conseguite, dal momento che i luoghi dell’istruzione costituiscono un importante bacino di utenza per il Vending.
Il Settore si è preparato affinché le macchine venissero utilizzate in piena sicurezza: sia formando il proprio personale, che indicando alle direzioni scolastiche le poche semplici regole da seguire e far seguire, affinché docenti e studenti non dovessero rinunciare ad un servizio importante per affrontare le ore di studio e di lavoro.
Sin da subito, però, la macchina della scuola ha assunto posizioni eterogenee nei confronti dei distributori automatici, decidendo o per un loro utilizzo regolare e regolato o per un accesso ad orari scaglionati o, purtroppo in molti casi, per una sospensione totale del servizio. Quest’ultima presa di posizione ha costretto molti gestori a ritirare le macchine, rimaste in stand by per molti mesi in attesa della ripresa, e sopportare ulteriori perdite di fatturato, che vanno ad assommarsi a quelle causate dalla riduzione del personale in aziende e uffici, vuoi per tagli vuoi per smart working.
Quello che è mancato e manca è ancora una volta il buon senso. Riteniamo che nessun luogo e nessun servizio siano sicuri e totalmente controllabili: ma se è consentito utilizzare i distributori automatici nei luoghi pubblici, dove la gestione della sicurezza è ancora più difficile, perché non consentirlo all’interno delle scuole? Se gli utilizzatori vengono istruiti sulle norme da seguire, se i locali vengono sanificati come dovrebbero a prescindere dalla presenza o meno delle vending machine, se il personale viene preposto al controllo degli accessi alle macchine nei pochi minuti consentiti per la pausa, non vediamo dove possa annidarsi il pericolo.
Forse, più semplicemente, si tende a lavarsene le mani, togliendo senza troppi scrupoli un beneficio a chi vive all’interno della scuola e a chi di quelle battute ha bisogno per far vivere le proprie aziende.
Manca la volontà di tornare alla normalità, accettando le nuove regole e adoperandosi affinché vengano seguite. Per il bene di tutti.
Il nostro apprezzamento va ai dirigenti scolastici che, al contrario di altri, hanno fatto proprie le regole indicate dal Settore – CONFIDA in prima linea – ritenendole valide e hanno deciso che la scuola dovesse ripartire, offrendo tutti i servizi al 100%.
A mero esempio, mettiamo a confronto le circolari emanate da due istituti, a riprova dei due diversi atteggiamenti in cui la scuola si divide nei confronti del servizio Vending.