18-10-2013 – A maggio 2012 l’esplosione di un serbatoio di gas inerte ad alta pressione aveva reso inagibile lo stabilimento Lavazza di Pozzilli, in provincia di Isernia, facendo temere per il futuro dell’impianto e dei suoi dipendenti.
Poco più di un anno dopo, la struttura riprende la sua attività grazie a un lungo lavoro di ripristino, teso non solo a ristabilire lo status dell’azienda, ma anche a innovarlo migliorando gli impianti e le tecnologie adottate per la lavorazione del caffè.
Nello stabilimento di Pozzilli, aperto nel 1991, Lavazza produce il suo decaffeinato destinato sia al mercato interno che all’esportazione.
La ristrutturazione forzata ha spinto l’Azienda ad investire nell’impianto introducendo una tecnica di estrazione della caffeina innovativa e più sana: l’uso di solventi chimici è stato sostituito da un processo di decaffeinizzazione migliorato nella fase di estrazione, attraverso l’adozione di anidride carbonica ad alta pressione.
All’inaugurazione, che si è tenuta il 15 ottobre, hanno partecipato le autorità locali, i rappresentanti della direzione della sede molisana e Marco Lavazza, in rappresentanza della proprietà.