18-05-2016 – Arriva dagli Stati Uniti un nuovo allarme relativo al caffè.
Questa volta non si tratta degli effetti negativi derivati dal suo consumo, ma di conseguenze sulla salute di coloro che lavorano all’interno delle torrefazioni a causa delle esalazioni di diacetile prodotte nelle fasi di macinatura e tostatura del caffè.
Lo afferma l’istituto di investigazioni NIOSH (The National Institute for Occupational Safety and Health) in un dossier pubblicato sul Journal of Industrial Medicine, frutto delle indagini svolte per scoprire come mai 5 lavoratori di un impianto di trasformazione del caffè in Texas si erano ammalati di bronchiolite obliterante. Le ricerche effettuate dagli investigatori del NIOSH hanno portato alla conclusione che l’apparato respiratorio subendo le esalazioni del diacetile si infiamma ammalandosi appunto di bronchiolite obliterante.
Poiché l’industria del caffè non può certo fermarsi, gli esperti del NIOSH hanno fornito anche una serie di istruzioni su come gli imprenditori del comparto si devono attrezzare per proteggere i propri dipendenti: in primo luogo, occorre che gli impianti di lavorazione del caffè vengano messi in sicurezza riducendo i livelli di diacetile e di altre sostanze dannose e, in attesa di mettere in atto un programma di controllo specifico, è necessario che i dipendenti vengano protetti con maschere che limitino al massimo l’assorbimento del diacetile attraverso la respirazione.
