04-07-2014 – A seguito dell’udienza e dell’adunanza dei creditori che si è tenuta venerdì scorso, il giudice del tribunale di Terni ha stabilito che ogni decisione sulla situazione Sangemini-Norda venga rimandata a settembre, anche e soprattutto alla luce del recente cambiamento della normativa che impone una riscrittura della procedura di concordato.
Un decreto legge, infatti, prevede che la posizione dei creditori che hanno continuato a collaborare con Sangemini, nonostante la situazione precaria, li renda preferenziali rispetto anche ai creditori privilegiati ed essi, quindi, hanno priorità nella restituzione del debito.
Proprio la situazione debitoria costituisce un ulteriore motivo di rimando, essendo essa peggiorata nell’ultimo periodo per una causa persa da Sangemini di recente che impone un esborso di 13 milioni di euro, non contemplati nei conteggi, e la riassunzione di 51 unità lavorative nell’unità produttiva del Lazio.
Alla luce delle novità, i legali di Sangemini avevano chiesto 3 settimane per riformulare tutto, ma il giudice ne ha concesse due e fissato una data a fine luglio per raccogliere il parere dei commissari tecnici. Poiché tutto slitterebbe alle soglie della chiusura estiva del tribunale, si è deciso di fissare come data definitiva il 19 settembre, sperando che nulla accada nel frattempo.
Inutile dire che le ultime vicende non trovano d’accordo i sindacati, pronti a dare avvio a nuove manifestazioni.