Satispay, l’app di pagamento digitale italiana che ha conquistato milioni di utenti, annuncia un’importante novità per il 2025: l’introduzione di commissioni su tutti i pagamenti sotto i 10 euro, finora esenti. Le transazioni effettuate tramite l’app subiranno, a partire da aprile 2025, una commissione dell’1% su tutti i pagamenti, inclusi quelli nei negozi fisici e online. Le commissioni si applicheranno anche a pagamenti online, con un’aliquota dell’1,50% per importi inferiori a 10 euro, a cui si aggiungerà una commissione fissa di 20 centesimi per le transazioni superiori a questa soglia. I distributori automatici e i totem installati nei negozi saranno soggetti a una commissione dell’1%.
In parallelo, Satispay introdurrà due nuove funzionalità per facilitare i pagamenti. Una riguarda i “Pagamenti con Addebito Differito”, che consentiranno ai clienti di completare le transazioni anche se non hanno fondi sufficienti sull’app, ma l’esercente riceverà il pagamento immediatamente. L’altra novità, i “Pagamenti Offline”, permetterà di effettuare transazioni anche quando la connessione a Internet non è disponibile, evitando di perdere vendite.
La decisione di Satispay di introdurre le commissioni segue una strategia ben precisa, mirata a rendere l’app più redditizia e sostenibile nel lungo periodo.
Secondo Dalmasso, le commissioni introdotte saranno inferiori rispetto a quelle applicate dalle tradizionali banche e istituti di credito, ma permetteranno a Satispay di fare nuovi investimenti, sviluppare ulteriori funzionalità e migliorare l’esperienza utente.
Il cambiamento è stato duramente criticato da numerosi utenti che, di fronte alla prospettiva di dover pagare anche per piccole transazioni, minacciano di abbandonare l’app. A farsi portavoce di queste preoccupazioni è anche Assoutenti, l’associazione dei consumatori, che ha definito la decisione “penalizzante” per i cittadini e le piccole imprese. Gabriele Melluso, presidente dell’associazione, ha sottolineato come l’assenza di commissioni sui pagamenti al di sotto dei 10 euro avesse favorito l’adozione di Satispay, in particolare tra i consumatori meno inclini all’utilizzo delle tradizionali carte di credito. L’introduzione di commissioni per i pagamenti minori, invece, rischia di colpire proprio quelle realtà più vulnerabili, che traggono vantaggio dall’accesso a strumenti di pagamento digitali economici e accessibili.