Ancora una volta ci troviamo di fronte alla constatazione che i distributori automatici rappresentano la soluzione più pratica per risolvere tutta una serie di problemi e svolgere un servizio di pubblica utilità.
Come noto, da un paio di settimane in alcune regioni è partita la distribuzione gratuita delle mascherine, secondo modalità e cadenze scelte da governatori e sindaci, che talvolta si sono dimostrate inefficaci, generando caos.
È il caso della regione Toscana, dove la distribuzione delle mascherine è stata affidata prima ai supermercati e alle farmacie, poi alle sole farmacie dove, a cadenza settimanale, ogni cittadino dovrà recarsi per ritirare un kit da 5 mascherine.
Si è immediatamente creato il caos con file interminabili, spesso senza esito perché magari, una volta arrivati al banco, si scopre che non vi è più disponibilità ed occorre quindi ritornare un altro giorno.
Di fronte a questa situazione, Il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti ha sbottato: “Basta code davanti alle farmacie: per distribuire le mascherine alla popolazione si installino distributori automatici a cui accedere inserendo la tessera sanitaria. Mi è insopportabile vedere i cittadini costretti a pellegrinaggi col cappello in mano davanti alle farmacie per ottenere ciò che gli spetta, per di più con gran vanto della Regione.”
Effettivamente, dove si è subito ricorso alla distribuzione di questo indispensabile presidio attraverso i distributori automatici, le cose sono andate senz’altro meglio. Nel Comune di San Felice Circeo, nel Lazio, c’è stato un accordo tra l’amministrazione e un gestore, il quale ha messo a disposizione macchina e assistenza tecnica, mentre la Protezione Civile si occupa del caricamento. Qui la distribuzione delle mascherine procede senza intoppi e, ogni 15 giorni, i cittadini potranno prelevare il proprio kit da 5 mascherine, utilizzando la tessera per il ritiro dei sacchetti per rifiuti.
Il distributore automatico sta risolvendo esigenze della nuova quotidianità, riuscendo a gestire situazioni che “manualmente” non sarebbe possibile risolvere: il distributore di mascherine per supportare la distribuzione da parte di comuni e regioni o quello posizionato accanto alla biglietteria automatica per agevolare chi deve partire e ne è sprovvisto, sono solo alcuni esempi, così come il distributore automatico di gel igienizzante, formalmente richiesto dai rappresentanti del Comitato studentesco dell’Università di Palermo, in vista della prossima riapertura dell’ateneo.