La Direttiva europea sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggi (PPWR) fa discutere da mesi e tiene col fiato sospeso il mondo del caffè, o meglio del caffè porzionato e in particolare delle capsule. Più volte a Bruxelles, infatti, si è accennato alla possibilità di considerare le capsule come normali contenitori per alimenti e quindi di sottoporle alle nuove regole comunitarie per ciò che concerne il packaging.
Questo rischio sembra oggi diventato una possibilità concreta. La Commissione Europea, infatti, avrebbe deciso di elevare la direttiva a regolamento e, in questo cambio, coinvolgere anche il mondo delle capsule, affinché si abbandonino plastica e alluminio e si producano solo capsule compostabili.
Come riporta eunews.it, il commissario per l’Ambiente, Virginius Sinkvecius, ricorda che la proposta di regolamento sugli imballaggi e sui rifiuti da imballaggio prevede “il requisito” che le capsule di caffè siano compostabili perché i fondi di caffè contengono “preziosi nutrienti vegetali come potassio, fosforo e azoto che possono essere utilizzati per arricchire il terreno invece di essere inceneriti”. Ecco perché “compostare sia la capsula che il materiale in essa contenuto rappresenterebbe l’opzione più vantaggiosa per l’ambiente”.
Secondo il commissario europeo per l’Ambiente, le nuove regole non comporteranno ripercussioni economiche sull’industria del caffè e del packaging dedicato, poiché le capsule compostabili sono già in commercio. Si tratterebbe “soltanto” di rendere effettivo e definitivo questo tipo di contenitore.
Va detto, però, che la maggior parte dei torrefattori ritiene che ad oggi non vi sia ancora sul mercato un contenitore per caffè tipo capsula che garantisca le stesse performance tecniche e lo stesso risultato in tazza della tanto bistrattata capsula in plastica.