Serenissima Ristorazione è stata inserita tra le “52 top imprese del Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia”, nell’ambito della maxi inchiesta annuale condotta da Industria Felix Magazine, trimestrale diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore, in collaborazione con Cerved, su 92mila bilanci che sarà presentata stamattina in modalità digitale in occasione del 32° evento “Industria Felix – Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia”, che competono, rispettivamente quinta e seconde edizioni.
In particolare, Serenissima Ristorazione è risultata essere la “Miglior impresa del settore ristorazione per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved con sede legale in Veneto”.
Nell’indagine sono state coinvolte oltre 66mila società di capitali con sede legale in Veneto che, nel 2019, hanno prodotto un fatturato di 258 miliardi di euro, con un incremento dell’1,4% rispetto all’anno precedente, impiegando complessivamente circa 973mila addetti (+3,9%).
L’azienda è stata insignita del Premio Industria Felix dal Comitato Scientifico sulla base di un algoritmo vincolante che ha selezionato complessivamente 850mila società di capitali con sede legale in Italia e ha individuato solo imprese che nelle rispettive categorie hanno registrato tra i migliori mol, utile, roe positivo, rapporto oneri finanziari/mol inferiore al 50%, un delta addetti pari o crescente rispetto all’anno precedente e un Cerved Group Score Impact di solvibilità o sicurezza finanziaria, che è una valutazione sintetica del merito creditizio delle imprese italiane realizzata da Cerved, ottenuto attraverso una suite di modelli statistici che consentono di stimare per ogni impresa una probabilità di insolvenza.
“Anche quest’anno siamo orgogliosi di aver ricevuto un importante riconoscimento che certifica il nostro continuo impegno sul fronte del rafforzamento della nostra solidità finanziaria – ha dichiarato il CFO di Serenissima Ristorazione Tommaso Putin. “Rispetto al periodo pre-Covid sono cambiate molte cose nel nostro settore, che ancora oggi deve affrontare i cambiamenti di abitudini nel mondo della scuola e del lavoro, dove è sempre più frequente il ricorso alla DAD e allo smart working. Ciò che non è cambiato è però il nostro impegno per garantire un lavoro di qualità e professionalità a tutti i nostri clienti e alle strutture sanitarie da noi servite”.