15-09-2017 – Ne resteranno 20 su 111 e tutti dell’ufficio progettazione, gli altri dipendenti della sede di Castenuovo Calcea della SGL, produttore di macchine per il caffè porzionato,saranno licenziati, come era stato annunciato a luglio dalla proprietà. Che la produzione di macchine a marchio SGL continuerà era stato chiarito dalla N&W con una nota diramata all’indomani dell’annuncio ufficiale della chiusura della sede storica, dove veniva precisato che la produzione sarebbe continuata in altri stabilimenti dell’azienda.
Si passa ora ai fatti: come accennato dei 111 addetti, saranno mantenuti i 20 del reparto progetti, mentre per gli altri è stato studiato un particolare ammortizzatore sociale che, come riferiscono i sindacati “mette al centro il futuro dei lavoratori“. Si tratta di quella che è stata definita dote assunzione, attraverso la quale ogni dipendente in uscita riceverà un bonus, in parte destinato ad aziende che volessero assumerlo.
Nella pratica il bonus funzionerà in questo modo: il dipendente licenziato riceverà la cifra di 30.000 euro che tratterrà interamente nel caso di uscita definitiva. Se, invece, volesse prendere in considerazione l’ipotesi di contribuire alla sua assunzione presso altre aziende, ne incasserebbe la metà, lasciando l’altra parte all’azienda che lo assumerà a tempo indeterminato. Nel caso ciò non avvenisse, il lavoratore riceverà successivamente anche i 15.000 euro che aveva accantonato nella prospettiva di entrare a far parte di un’altra azienda.
È, inoltre, prevista l’assunzione nella sede di Bergamo della N&W per quanti volessero trasferirsi. In tal caso, l’azienda contribuirà a sostenere parte dei costi dell’affitto di una nuova casa.
Di questo accordo, davvero particolare trattandosi di un licenziamento collettivo, ha dato notizia Salvatore Pafundi, segretario dei metalmeccanici Cisl, in un articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa.