18-01-2019 – Secondo un recente studio, il ritmo delle installazioni di distributori automatici di criptovalute nel mondo cresce sempre più: sembra che se ne installino 5 al giorno con una concentrazione maggiore in Paesi come gli Stati Uniti e l’Europa.
Secondo le statistiche di Coin ATM Radar, su un totale di 4.167 distributori, il 71,8% si trova in Nord America (56% negli Stati Uniti e il 15% in Canada), il 23% in Europa e il 2,6% in Asia. Oceania e Sud America rappresentano rispettivamente l’1,3% e l’1,1% di tale cifra, e infine soltanto lo 0,2% si trova in Africa.
In Europa il paese con più crypto-bancomat è invece l’Austria(6,4%), seguita dal Regno Unito (4,8%).
I dati mostrano che il numero di installazioni negli Stati Uniti è aumentato da 1.216 a gennaio dello scorso anno agli odierni 2.475: un incremento di oltre 1.200 unità in poco più di dodici mesi.
Ovviamente la maggior parte di queste macchine supporta Bitcoin (BTC), ma una buona percentuale (64,6%) consente anche lo scambio di una o più altcoin.
Assente dalle statistiche di Coin ATM Radar è tuttavia l’India, in quanto attualmente il paese vieta questo genere di dispositivi. Ad ottobre dello scorso anno il fondatore della piattaforma di scambio Unocoin è stato infatti arrestato per aver tentato di installare illecitamente un bancomat di Bitcoin nella città di Bangalore.
Questo mese Lamassu, produttore di sportelli automatici per Bitcoin, ha spostato la propria sede in Svizzera a causa delle difficoltà normative incontrate in altri paesi. L’azienda ha sottolineato di essersi trasferita nel cantone di Lucerna “per stare in un luogo dove le regole sono ben definite e gli organi regolatori favoriscono l’innovazione.“