Sotto stress i lavoratori degli stabilimenti Nespresso in Svizzera

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Sotto stress i lavoratori degli stabilimenti Nespresso in Svizzera

Come riportano alcuni media, tra i quali Il Corriere del Ticino, i lavoratori dei tre stabilimenti Nespresso della Romandia in Svizzera (Avenches, Orbe e Romont) starebbero vivendo un momento difficile, a causa di ritmi di lavoro incalzanti, legati alla riorganizzazione dei turni, che l’Azienda ha operato nella primavera del 2018.
I turni settimanali, che erano di 41 ore, sono diventati di 43 ore,  fino ad arrivare a  58 ore alla settimana una volta al mese. Inoltre, si lavora due fine settimana al mese per 12 ore consecutive, senza mai avere più di due giorni di riposo consecutivi. Tutto questo per garantire la produzione continua 24h su 24h per 7 giorni a settimana.

L’elevato turnover causa ai lavoratori disagio e stress, una situazione già denunciata nel 2018 dal sindacato UNIA che, per meglio comprendere lo stato dei fatti, ha sottoposto i dipendenti ad un sondaggio, dal quale è emerso che il 90% ritiene che le condizioni di lavoro nel 2019 siano peggiorate proprio a causa dei nuovi orari di lavoro.

La proprietà sembra non voler prendere nella giusta considerazione gli umori dei siti produttivi, sostenendo che i nuovi orari sono stati stabiliti in concerto con gli stessi lavoratori e con i sindacati di rappresentanza e che quindi non sono stati imposti dall’azienda.

Mentre alcuni dei dipendenti pensano di lasciare il lavoro, l’UNIA ha cominciato a mettere in campo alcune iniziative per informare l’opinione pubblica della situazione che si è venuta a creare, distribuendo volantini fuori ai negozi del brand.

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