Si è svolto nel pomeriggio di mercoledì 11 novembre, l’evento full digital “Stati Generali del Vending” organizzato da CONFIDA e preceduto dall’Assemblea Generale Annuale, introdotta dal presidente dell’associazione Massimo Trapletti.
Nel suo discorso di apertura, Trapletti ha riassunto con un breve excursus, il susseguirsi degli eventi che hanno fortemente colpito il Settore a partire dallo scorso marzo, con l’inizio dell’emergenza epidemiologica. È apparso sin da subito che la Distribuzione Automatica sarebbe stata vittima non solo del dilagare del virus, ma anche dei numerosi Dpcm, accompagnati dalle varie ordinanze locali, che hanno via via ristretto i margini dell’attività, limitando o vietando l’uso delle vending machine, chiudendo i luoghi in cui sono maggiormente presenti, incentivando lo smart working con progressivo spopolamento dei luoghi di lavoro, prima di tutto gli uffici della Pubblica Amministrazione.
Tutto questo senza considerare mai la Distribuzione Automatica tra i settori da ristorare, se non per i pochi benefici concessi alle imprese in generale. E ciò è accaduto fino all’ultimo Decreto Ristori (DL Ristori Bis), dove del Vending non c’è traccia.
Nel dare la parola al direttore di CONFIDA Michele Adt, che ha illustrato tutte le attività svolte dall’associazione a supporto del Settore nei mesi dell’emergenza oltre che nel regolare decorso del 2019, il presidente Trapletti ha confermato l’intenzione dell’associazione di non allentare la presa nei confronti dei decisori e di continuare la propria battaglia per veder riconosciuti alcuni benefici:
“CONFIDA – ha dichiarato Massimo Trapletti – a nome delle aziende del settore della distribuzione automatica chiede che il Governo si impegni a prendere misure a favore del comparto come la cassa integrazione covid-19 in deroga giornaliera, l’inserimento del settore tra quelli sostenuti dai DL Ristori, il credito d’imposta al 70% dell’importo dei canoni concessori per l’anno 2020-2021, la messa in campo di contributi a fondo perduto per investimenti in innovazione, digitale e sostenibilità, e infine la riduzione dell’aliquota IVA del vending dal 10% al 4% per il 2021”.
Tali richieste sono state avanzate agli ospiti intervenuti nel pomeriggio nel corso degli Stati Generali – tra i quali l’onorevole Cosimo Ferri già ministro della Salute dei governi Letta, Renzi e Gentiloni; il senatore Gaetano Quagliariello già Ministro delle riforme costituzionali del Governo Letta, l’onorevole Beatrice Lorenzin della Camera dei Deputati e l’onorevole Antonio Tajani già Presidente del Parlamento Europeo.
Nel corso degli Stati Generali è stato presentato lo Studio di settore sulla Distribuzione Automatica in Italia commissionato da CONFIDA e presentato da Nando Pagnoncelli, Presidente di Ipsos, che riporta i dati relativi al 2019 e al primo semestre 2020.
Ad aprile il comparto è arrivato a perdere anche il 70% del fatturato e, dopo una breve ripresa, a partire da ottobre sta di nuovo crollando a picco. A pesare sulle condizioni del settore è il forte calo delle consumazioni (-33,79% la perdita progressiva dei primi sei mesi, con stime ancora più gravi per il periodo della prima ondata di COVID-19) nei luoghi dove il vending è più forte e la mancanza di aiuti dallo Stato che non ha incluso il settore nel cosiddetto DL Ristori Bis.
Nei primi sei mesi dell’anno, le principali categorie di consumazione del vending hanno subito un forte calo: rispetto allo stesso periodo del 2019 sono stati venduti il 27,51% in meno di caffè e il 42,98% in meno di bottigliette d’acqua. Consumi quasi dimezzati (-46,52%) per gli snack salati – es., patatine, taralli, cracker e schiacciatine – e netta diminuzione delle vendite (-38,61%) anche per quelli dolci come biscotti, brioches e merendine.
È quindi indiscutibile che alla Distribuzione Automatica debbano essere riconosciute forme di ristoro, indispensabili affinché il Settore regga e possa ripartire quando si vedrà la fine di questo momento drammatico per la storia mondiale.