20-10-2015 – Gli Stati Generali del Vending hanno avuto grande risonanza sulla stampa e sui media di oggi che riportano i dati di settore diffusi ieri nel corso degli interventi, segno che la distribuzione automatica è ormai considerata un importante comparto dell’economia italiana.
Si tratta dei numeri registrati dal settore nel 2014 (Confida), poco incoraggianti considerando i segni negativi che li caratterizzano, ma che ci sentiamo e ci auguriamo di poter vedere superati alla luce dei seppur deboli segnali di ripresa riferiti dai singoli operatori nel corso degli ultimi mesi.
Ferma restando la sostanziale tenuta delle vendite del caldo (- 0,1%), il dato più allarmante è quello legato ai consumi di bevande fredde (- 7,33%) e di snack (- 8,01%) ma, come ha più volte sottolineato la stessa associazione di categoria a commento degli aggiornamenti sull’andamento del mercato dello scorso anno, sono numeri fortemente influenzati dall’anomala stagione estiva 2014 e che, per contro, dovrebbero essere sensibilmente migliorati dal forte e prolungato caldo dell’estate 2015, come riferiscono e confermano i maggiori player del comparto acque e bibite.
Più in generale, va sottolineato che la crisi del vending non è direttamente legata al vending stesso, ma è il riflesso della più generale crisi economica e quindi della contrazione dei consumi che ne deriva e che il vending subisce. Vogliamo con ciò intendere che la crisi registrata dai numeri non è indice di un calo di popolarità o di gradimento delle vending machine da parte degli utilizzatori. Anzi. Come prova l’ultima indagine di Confida, i consumatori (77%) sono soddisfatti del servizio offerto dai distributori automatici; li preferiscono perché comodi, veloci nel servire e diffusi capillarmente.
E allora, se il problema non è il vending in sé, con quali armi il settore può e deve rispondere ad una situazione contingente negativa che lo penalizza?
Come ha detto il Presidente di Confida, dott. Piero Angelo Lazzari, occorre “superare il vending tradizionale attraverso l’innovazione tecnologica e informatica“ per diventare sempre più attraente per i consumatori, punto di riferimento essenziale per chi opera nel settore.
Ben vengano le certificazioni sulla qualità del prodotto e del servizio, ma ben vengano soprattutto tutte quelle idee in grado di coniugare tecnologia e vita quotidiana, quest’ultima rappresentata dal semplice gesto di bere un caffè o consumare uno spuntino al distributore automatico. Se a questi ultimi si offre un valore aggiunto attraverso meccanismi anch’essi ormai parte della quotidianità (tecnologia, informatica, mondo dei social, interazione ecc.) le vending machine diventeranno sempre più un punto di riferimento, di aggregazione, di scambio per i consumatori a tutto vantaggio dei “numeri”.
Di esempi ne sono stati portati molti nel corso degli interventi presentati agli Stati Generali, dove è tra l’altro emersa la forte determinazione del settore a non arrendersi, la sua volontà propositiva, la modernità e l’apertura verso tutte quelle innovazioni che lo aiutino a crescere e migliorare, tenendo un occhio sempre attento sul fruitore ultimo del servizio: il consumatore.
I servizi realizzati da Vending TV, prossimamente on-line, saranno occasione di maggiori approfondimenti e forniranno ulteriori dettagli sui temi affrontati nel corso degli Stati Generali del Vending 2015.
Stay tuned!