16-05-2017 – Pochi giorni fa, sul portale Orizzonte Scuola è stata pubblicata una lettera in cui l’autore critica fortemente la presenza dei distributori automatici negli istituti scolastici.
“La scuola è scuola e non diventi un bar!”, tuona il titolo dell’articolo, che ritiene responsabili i distributori automatici (e non gli insegnanti) della “fuga” degli studenti dalle classi durante le ore di lezione.
Sebbene vengano riconosciuti i vantaggi della presenza delle “macchinette” all’ingresso della scuola, allo stesso tempo queste diventano la causa di “una processione incessante che sembra non finire mai” poiché gli studenti, semmai con la scusa di recarsi in bagno, si ritrovano al distributore automatico che diventa luogo di chiacchiericcio.
Per risolvere il problema, l’autore – probabilmente un insegnante – propone di confinare i distributori in zone accessibili solo ai docenti. Così facendo, gli studenti sarebbero privati di un servizio – che diventerebbe un privilegio riservato agli insegnanti – e non avrebbero più motivo di uscire dalle classi. Con ogni probabilità, il conseguente calo dei consumi renderebbe poco conveniente per il gestore la collocazione dei distributori nella scuola.
Forse l’autore non ha tenuto conto di un particolare, ovvero che se ai ragazzi è concesso di uscire quando sono in corso interrogazioni o spiegazioni, la colpa non è certo di una macchina.
L’area ristoro non costituisce di per sé un fattore di disturbo al normale proseguimento delle lezioni, quando i ragazzi dovrebbero trovarsi al loro posto: in aula e non fuori.
Normalmente per uscire dalla classe serve un permesso e a fornirlo è l’insegnante non il distributore che, per quanto sia diventato un oggetto smart sempre più presente nelle nostre vite, non ha ancora di questi poteri.
La critica mossa dall’autore appare decisamente poco costruttiva, soprattutto all’interno di un ambiente, come quello scolastico, afflitto da problematiche ben più gravi,
Se gli argomenti di studio fossero impostati in maniera più coinvolgente, forse agli studenti non vorrebbe voglia di uscire dalla classe.