I distributori automatici stanno guadagnando sempre più spazio nelle città, sostituendo spesso le attività tradizionali come bar e caffetterie. Un fenomeno particolarmente evidente nei centri storici, dove la loro presenza è in costante aumento. Questo trend ha sollevato interrogativi e a Terni ha acceso un dibattito in consiglio comunale, portato avanti da Fratelli d’Italia, preoccupati per il futuro del commercio di vicinato.
Marco Celestino Cecconi, portavoce dell’interrogazione, ha messo in luce la difficile situazione che stanno affrontando i negozi di prossimità, in particolare i bar, costretti a chiudere (secondo lui) sotto la crescente pressione delle vending machine. La domanda posta all’amministrazione comunale è chiara: quali azioni sono previste per sostenere il commercio locale e se il moltiplicarsi dei distributori automatici, soprattutto nelle aree centrali animate da eventi, sia davvero una scelta opportuna.
In risposta all’interrogazione, l’assessora al Commercio Stefania Renzi ha difeso a spada tratta il settore della distribuzione automatica. Secondo Renzi, queste attività offrono un servizio indispensabile alla comunità, operando 24 ore su 24 e garantendo accesso a bevande e snack in ogni momento della giornata. Renzi ha ricordato come, durante la pandemia di Covid-19, le vending machine abbiano svolto un ruolo cruciale, rimanendo operative anche quando molte altre attività erano chiuse, garantendo così un servizio essenziale a lavoratori notturni come forze dell’ordine e personale sanitario.
Il dibattito sui distributori automatici continua a dividere, ma sappiamo bene che queste attività rappresentano un’opportunità di crescita e un servizio utile, soprattutto in un contesto urbano in continua evoluzione.