Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato il 21 febbraio una FAQ che chiarisce le modalità di accesso delle imprese del settore vending al Piano Transizione 5.0. Questo intervento rappresenta un passo avanti significativo per il comparto, fornendo indicazioni precise sulle modalità di calcolo del risparmio energetico necessario per ottenere il credito d’imposta previsto dal piano.
L’interpretazione fornita dal Ministero risponde a una richiesta avanzata da Confida, che aveva sollecitato il chiarimento già durante gli Stati Generali del Vending dello scorso 6 novembre.
Secondo quanto stabilito, le imprese di gestione dei distributori automatici potranno calcolare il risparmio energetico attraverso due approcci differenti:
- a livello di processo interno della società di gestione, misurando l’efficienza complessiva del parco macchine della filiale o sede che gestisce i distributori;
- a livello del processo del fruitore del servizio (“azienda cliente”), valutando il miglioramento dell’efficienza del servizio presso l’azienda cliente, considerando solo i macchinari oggetto di agevolazione ed escludendo la fase logistica di rifornimento.
Questa precisazione rappresenta un importante risultato per le aziende del vending, che potranno così accedere più facilmente ai benefici fiscali previsti dal Piano Transizione 5.0. Con queste nuove linee guida, il settore della distribuzione automatica avrà strumenti più chiari per dimostrare l’efficienza energetica dei propri investimenti, favorendo così la transizione verso una gestione più sostenibile e innovativa.
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