24-10-2016 – CONFIDA informa che l’obbligo di trasmissione elettronica dei corrispettivi è stato prorogato al 1° aprile 2017.
La decisione del Governo tiene conto delle posizioni espresse da CONFIDA in merito alle difficoltà riscontrate soprattutto dalle numerose piccole imprese del settore.
“ L’attenta e vigile azione da parte della nostra Associazione ci consente di anticipare un’indiscrezione del Decreto Fiscale firmato dal Capo dello Stato e che, salvo correzioni per effetto delle risultanze dell’esame da parte delle Autorità finanziarie europee, verrà presentato a breve per la discussione nelle Aule parlamentari.
Al comma 2 dell’Art. 2 del Dlgs n. 127/2015 sono apportate delle modifiche, con l’estensione dell’obbligatorietà della memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi, anche ai soggetti passivi che effettuano “prestazioni di servizi” tramite distributori automatici e trasmissione telematica.
Ma l’aspetto più rilevante è la previsione che: “A decorrere da 1° aprile 2017, la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi, di cui al comma 1, sono obbligatorie per i soggetti passivi che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi tramite distributori automatici. …”.
Il che sta a significare che il Governo si è reso interprete della necessità di prorogare la scadenza del prossimo 1° gennaio alla luce delle continue osservazioni, delle incessanti richieste di chiarimenti e delle numerose segnalazioni di criticità per un corretto funzionamento del nuovo sistema, fatte dalla nostra Associazione all’Agenzia delle Entrate e Sogei.
La decisione dell’Esecutivo tiene inoltre conto delle posizioni ferme espresse dalla nostra Associazione in merito alle difficoltà riscontrate soprattutto dalle numerosi piccole imprese del Settore.
La destinazione di tutta una serie di “una tantum” previsti nel Decreto Fiscale e le sollecitazione delle Autorità finanziarie per un contenimento della spesa in Bilancio, hanno avuto come conseguenza la mancata previsione di una esplicita e specifica previsione di credito di imposta per la c.d.”fase transitoria” che – secondo le Autorità di Governo – sarebbe compensata dall’agevolazione avvenuta in sede di stesura della norma (com. 2, Art. 2 del Dlgs n. 127/2015) fortemente voluta e chiesta dall’Associazione, vale a dire: “Al fine dell’assolvimento dell’obbligo è […] nel provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate […] sono indicate soluzioni che consentano di non incidere sull’attuale funzionamento degli apparecchi distributori automatici […]”.
Ci siamo posti un obiettivo e la nostra Associazione nulla lascerà di intentato affinché, nel corso dei lavori parlamentari, venga meglio compreso l’impatto economico che il nuovo sistema di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica avrà sulle imprese di gestione e, di riflesso, all’interno dell’intera “filiera”. Lavoreremo per la presentazione di un emendamento per la previsione di un credito di imposta.
È una strada in salita, visto che anche le Autorità finanziarie europee spingono per una riduzione delle “una tantum” già previste nel testo governativo. Noi ci daremo da fare e vi aggiorneremo quanto prima.“