[df-subtitle]L’edizione 2020 si terrà nel nuovo centro fieristico del Porto Vecchio[/df-subtitle]
29-10-2018 – Continua il trend positivo di Triestespresso Expo. Espositori e visitatori arrivati dai cinque continenti per la tre giorni organizzata nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia, hanno parlato di affari, analizzato, studiato e approfondito le tematiche del comparto del caffè e trattato dei cambiamenti che nel settore ci sono stati negli ultimi tempi. L’obiettivo di crescita della più importate fiera mondiale dedicata all’espresso è stato centrato anche in questa edizione passando dai 12.500 visitatori del 2016 ai 13 mila della nona edizione che si è conclusa con un +4%.
“Questa è l’ultima edizione che si svolge nei riadattati magazzini del Porto Vecchio. Per Triestespresso Expo 2020 avremo, infatti, a disposizione il nuovo moderno e funzionale Centro congressi e fieristico che – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio Antonio Paoletti – si inizierà a costruire a brevissimo in questa porzione del Porto. La struttura sarà utilizzata per Esof 2020 a luglio 2020, pochi mesi prima della decima edizione della fiera internazionale dell’espresso”.
A TriestEspresso Expo erano rappresentati tutti i comparti del mercato del caffè. Un mercato molto importante in Italia dove sono attivi 800 torrefattori per un valore complessivo della produzione di 3,4 miliardi di cui quasi la metà esportazioni. Siamo il terzo Paese nel mondo per l’importazione di caffè verde (dietro a Usa e Germania) e il secondo in Europa (dopo la Germania) e il quarto nel mondo (dopo Brasile, Usa, Germania) per i volumi di produzione e consumo.
Protagonista assoluto di questo settore nel nostro Paese il tanto amato espresso. Il mercato che complessivamente gira attorno alla sua produzione – polvere nera tostata e macinata, macchine da bar e domestiche, impianti di packaging per sacchetti, ecc. – viene valutato attorno ai 5 miliardi di euro. Quello della produzione e vendita delle macchine per espresso, per esempio, è un mercato in grande espansione che si pone all’avanguardia all’interno del sistema manifatturiero italiano. Nel 2016 il giro di affari è stato di 445 milioni con una quota di export del 73%.