05-11-2015 – È stata rimandata a gennaio 2016 l’udienza preliminare per i 18 rinviati a giudizio, dei quali 15 accusati di associazione a delinquere, per la vicenda della clonazione delle chiavi elettroniche che venivano utilizzate per acquisti ai distributori automatici della sede abruzzese della FIAT.
Come molti ricorderanno, la vicenda risale a circa un anno fa, quando le indagini portarono a scoprire una maxi truffa ai danni dell’azienda titolare della gestione delle vending machine all’interno dell’industria automobilistica. Indagini che portarono all’arresto di 15 persone tra carcere e domiciliari (arresto poi revocato) e al coinvolgimento di 100 persone, tutte indagate per aver messo in atto un sistema illecito per la clonazione delle chiavette elettroniche destinate al prelievo di prodotti dai distributori automatici. Un sistema che aveva determinato un ammanco nel tempo – circa un anno – di 300.000 euro alla Generale Ristorazione, poiché a fronte del pagamento di 5 euro le chiavette venivano ricaricate dell’importo di 15 euro, permettendo agli utenti di prelevare dalle macchine il triplo della cifra pagata.
L’udienza svoltasi il 3 novembre presso il Palazzo di Giustizia di Termoli non ha portato ad una sentenza e, a detta degli avvocati difensori,  la posticipazione a gennaio potrebbe dare modo di individuare strategie che annullino il licenziamento per quei pochi che lo hanno subito e ammorbidisca la posizione degli attuali indagati.