24-03-2016 – Il governo britannico ha annunciato l’intenzione di introdurre una tassa sulle bevande zuccherate i cui proventi, stimati intorno ai 530 milioni di sterline, andranno investiti in fondi per lo sport nelle scuole elementari del Regno Unito.
Sono previsti due gruppi di prodotti tassabili: quelli con contenuto di zucchero superiore a 5 grammi per 100 ml. e quelli con contenuto di zucchero superiore a 8 grammi per 100 ml.
L’aumento, che ricadrà sui consumatori, dovrebbe oscillare tra 0,18 e 0,24 centesimi per litro e sarà applicata su tutte le bevande analcoliche a base di acqua ad esclusione quindi di quelle a base di latte e di succo di frutta puro. L’introduzione avverrà nell’arco di 2 anni.
La novità ha diviso il Paese in due: da una parte vi sono coloro che la ritengono una giusta misura per combattere l’obesità infantile; dall’altra vi sono i produttori di bevande che si dichiarano delusi dal governo e certi che la nuova tassa non apporterà i risultati previsti. Inoltre, secondo loro, l’aumento comporterà la perdita di posti di lavoro nell’industria del comparto e abbasserà i budget destinati stanziati per l’innovazione e per l’eventuale riformulazione dei prodotti incriminati.
Contemporaneamente, il ministro per l’ambiente inglese Rory Stewart ha pensato ad un’altra tassa per i caffè d’asporto che causano un enorme problema per lo smaltimento dei bicchieri essendo difficili da riciclare e per due motivi: sono composti da un’accoppiata plastica+cartone e vengono lasciati dove capita, visto che il consumo delle bevande on the go avviene ovviamente per strada.
Per il momento. il governo britannico nega la possibilità che la proposta del ministro abbia un seguito.