15-01-2019 – L’associazione Marevivo e la Fondazione Sorella Natura hanno lanciato un appello a tutti gli istituti scolastici d’Italia affinché, a partire da quest’anno, venga bandita la plastica monouso.
Con lo slogan #StopSingleUsePlastic le due associazioni hanno avviato una raccolta firme su Change.org e si sono appellate al Ministero dell’Ambiente, affinché le appoggi in questa battaglia per la Sostenibilità che – ritengono – ha ormai assunto carattere d’urgenza. Secondo le stime e volendo riferirsi solo alle bottigline d’acqua, nel corso di un anno scolastico, negli istituti se ne consuma un quantitativo tale che, se solo 10 di essi decidessero di bandirle, si risparmierebbe 1 milione di bottiglie.
La corsa ad un mondo Plastic Free coinvolge sempre di più e, di conseguenza, colpisce il mondo dell’industria e tutti circuiti ad esso collegati, che non sono ancora pronti a rispondere in maniera concreta.
Colpito anche il Vending, visto che alle scuole viene chiesto di non installare distributori di bevande in bottiglie ma erogatori di acqua dove gli studenti possano ricaricare la borraccia, portandosela ovviamente da casa. Passano, di conseguenza, in secondo piano tutte le problematiche legate all’igiene e alla sicurezza.
Sul portale dell’associazione Marevivo si legge:
Bastano piccoli cambiamenti per liberare il Pianeta dalla plastica. Le scuole che decideranno di diventare plastic free dovranno:
- Far usare agli studenti solo borracce o bicchieri riutilizzabili
- Non installare distributori di bevande in bottiglie ma erogatori di acqua
- Non usare stoviglie monouso in plastica monouso (Piatti, bicchieri, posate e cannucce)
- Emettere un’idonea circolare spiegando i motivi per cui sia importante eliminare la plastica usa e getta sensibilizzando insegnanti e studenti
- Affiggere nella scuola le locandine che potete scaricare gratuitamente dal nostro sito
Ma il primo step per promuovere un comportamento responsabile e sostenibile non dovrebbe essere quello di educare alla corretta raccolta differenziata, dotando semmai le scuole di ecocompattatori e reverse vending machine?