10-04-2018 – Lo spreco alimentare si misura in pochi ma preoccupanti numeri: in Europa circa il 42% di quello che compriamo finisce nella spazzatura perché andato a male o scaduto prima di essere consumato e nel nostro Paese ogni italiano getta nella spazzatura 145 chili di cibo all’anno. Contro questo enorme spreco da alcuni anni si svolgono a livello globale campagne di sensibilizzazione che invitano ad assumere un comportamento virtuoso, tale da ridurre la percentuale di cibo sprecato e rendere sostenibile l’intero ciclo della produzione alimentare.
Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali replica anche per il 2018 l’iniziativa intrapresa lo scorso anno, mettendo a disposizione fondi per 700.000 euro che saranno assegnati a progetti innovativi che abbiano l’obiettivo di limitare gli sprechi alimentari e sostenere l’impiego delle eccedenze alimentari.
Secondo quanto riferito dallo stesso Ministero in una nota i progetti potranno essere presentati da enti pubblici, università, organismi di diritto pubblico e soggetti a prevalente partecipazione pubblica; associazioni, fondazioni, consorzi, società, anche in forma cooperativa e imprese individuali; una aggregazione, nelle forme consentite dalla vigente normativa, anche temporanea o nella forma di start up, di due o più dei soggetti indicati; una rete di imprese, come definita dalla normativa vigente e soggetti iscritti all’Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.
I progetti saranno valutati in base alla loro innovatività, applicabilità, classi di prodotti e platea interessati, essere integrati o di rete, prevedere una quota di cofinanziamento a carico del proponente e ad ognuno di essi potrà andare un finanziamento massimo di 50.000 euro. La data di scadenza per la presentazione dei progetti è il 10 maggio.
In considerazione di quanto stanno già mettendo in pratica alcune società di gestione nell’ambito del territorio in cui operano per evitare lo spreco dei prodotti in scadenza (soprattutto quelli freschi) e in considerazione del fatto che si tratta di una pratica ancora poco diffusa, lo stanziamento di fondi potrebbe essere un buon incentivo per sviluppare proposte contro lo spreco alimentare nel Vending, da allargare a quante più società di gestione possibile.