18-02-2015 – I ricercatori dell’Istituto di Biometeorologia di Firenze e dell’Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati di Palermo (Ismn), hanno sviluppato una nuova tecnologia – la cavitazione idrodinamica – per sanificare liquidi alimentari a temperature più basse rispetto a quelle utilizzate per la classica pastorizzazione.
Senza voler entrare nel dettaglio, basta dire che il fenomeno della cavitazione idrodinamica funge da acceleratore delle reazioni chimiche e biochimiche dei liquidi e, nel caso di liquidi alimentari come latte, birra e succhi di frutta, è in grado di distruggere i microorganismi indesiderati. Essa, infatti, è stata applicata ai lieviti Saccharomyces Cerevisiae, i più utilizzati nell’industria alimentare per la fermentazione del vino e della birra e responsabili delle alterazioni e del deterioramento dei succhi di frutta e del latte, nonché tra i microorganismi più resistenti agli shock termici e meccanici. In questo caso, si è dimostrato che la pastorizzazione avviene a temperature di almeno 10°C inferiori rispetto alle tecniche classiche, con un deciso miglioramento della qualità dei prodotti, un risparmio di energia prossimo al 30% e la definizione rigorosa di tutti i parametri operativi necessari all’ottimizzazione del processo alla scala industriale.
Va evidenziato che la nuova tecnologia non impiega componenti proprietarie ma soltanto commerciali, economiche e ampiamente disponibili, né utilizza alcun componente chimico.