30-01-2015 – C’era una volta la “Green Guerrilla“, un progetto nato negli Stati Uniti per rinverdire le città attraverso bombe di semi da spargere in aree spoglie per dar vita ad angoli verdi. Le bombe di semi, costruite in maniera artigianale, sono state usate sin dagli anni ’70 a New York per rinverdire interi quartieri lanciando nei terreni brulli semi di piante e fiori nascosti in profilattici vuoti.
L’idea ha avuto poi una sua evoluzione e i semi sono diventati prima rudimentali palline e poi, con un po’ di fantasia, hanno assunto forme armoniose come quelle che vediamo nelle immagini.
Ad un certo punto della storia di questa nobile guerriglia sono intervenuti i distributori automatici, quelli meccanici delle caramelle, per intenderci, che hanno accolto le bombe di semi e ne hanno fatto un mercato molto di nicchia, vendendo bombe di semi a 50 centesimi di dollaro.
Oggi il concetto ha subito un’ulteriore evoluzione, condividendo il problema dello smaltimento dei bicchieri in cartoncino e, di conseguenza, la deforestazione.
L’idea è quella di produrre un bicchiere dotato di una fascia protettiva – quella che serve per non scottarsi le mani – intrisa di semi. Una volta consumata la bevanda, bicchiere, fascia e persino paletta daranno vita ad una pianta disintegrandosi al 100%.
Naturalmente, tutto questo ha un costo che supera quello del bicchiere standard.
Abbiamo uno spirito abbastanza verde da riuscire a sostenerlo?