Il vending entra nella legge sulla Buona Scuola

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Il vending entra nella legge sulla Buona Scuola

19-10-2015 – Un’integrazione alla legge sulla Buona Scuola, prevista dal disegno di legge firmato da Leana Pignedoli del PD e presentato in Senato, inserisce l’educazione al valore del cibo nel sistema di istruzione e formazione delle scuole primarie.
Tra gli strumenti individuati come veicolo dell’educazione alimentare sono previsti anche i distributori automatici, ai quali viene assegnato il compito di favorire sane pratiche alimentari attraverso un’offerta variegata e costituita prevalentemente da prodotti ortofrutticoli e latto-caseari.
Il vending è solo uno degli strumenti previsti e va ad integrarsi con una serie di attività con l’obiettivo di istruire gli studenti sul valore del cibo e dell’alimentazione equilibrata attraverso l’introduzione, a decorrere dall’anno scolastico 2016-2017, di un Piano nazionale sperimentale denominato “Educazione al valore del cibo” adottato dal Miur.
Fa piacere riscontrare che per una volta la distribuzione automatica non venga demonizzata ma, al contrario, valorizzata come strumento educativo. Resta da vedere se vi saranno i fondi necessari a supporto del progetto, risorse che attualmente sembrano essere disponibili nei fondi già stanziati per la scuola nel 2015 (da utilizzare nel 2016) e già previsti nel 2016 per l’AS 2016/2017.

Ci auguriamo che tutte le altre attività previste a supporto del progetto spingano gli studenti ad utilizzare regolarmente i prodotti sani offerti dai distributori automatici coinvolti nel programma, affinché per il vending non si verifichi l’ennesimo flop!

Buona Scuola
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