World Toilet Day 2019. L’igiene negli uffici e il monouso

0
World Toilet Day 2019. L’igiene negli uffici e il monouso

19-11-2019 – Oggi si celebra il World Toilet Day, la giornata internazionale dei “servizi igienici” istituita nel 2001 dalle Nazioni Unite. Una ricorrenza che potrebbe apparire del tutto futile, ma che in realtà fa riflettere su un tema molto importante ai fini della salute e della spesa sanitaria, che deriva dalla mancata applicazione delle più basilari regole igieniche nei luoghi di lavoro. E questo ci porta a sua volta a riflettere sull’importanza del monouso nella ristorazione collettiva e in tutti gli ambiti del fuori casa.

Secondo i dati dell’ONU, oltre il 60% della popolazione mondiale (quasi 900 milioni di persone) non dispone di servizi privati, situazione che si verifica nelle aree più povere del pianeta. Ma anche nel nostro mondo iper sviluppato, i problemi legati a scorrette pratiche igieniche sono molto più diffusi di quanto si possa pensare.
Il rischio biologico è dietro l’angolo, soprattutto nei luoghi di lavoro. Secondo una ricerca internazionale promossa da Initial, azienda specializzata nei servizi per l’igiene, il 37% dei lavoratori sostiene di non lavarsi le mani dopo aver utilizzato i servizi, adducendo la fretta come motivo di questa “sbadataggine”. Il 33% del campione afferma di utilizzare lo smartphone quando va alla toilette e il 12% di portarsi il cibo in bagno. Quello della pausa pranzo rappresenta un serio problema, poiché il 49% degli intervistati ha dichiarato di pranzare alla propria scrivania, contribuendo a favorire una maggiore diffusione di germi.
Secondo Luca Peretti, Quality, Safety, Health & Environment Manager di Rentokil Initial Italia, negli ambienti di lavoro sono molti gli spazi e gli oggetti di uso comune, dalla macchina del caffè alle maniglie delle porte, passando per i computer e i telefoni, tutti portatori di germi. A quanto pare, chi lavora in ufficio viene a contatto con oltre 10 milioni di batteri ogni giorno e li trasferisce, attraverso le mani, fino a 5 superfici, rischiando di contagiare fino a 14 altre persone.

La guerra al monouso che sta coinvolgendo sempre più aziende rischia di moltiplicare questi numeri, per la difficoltà di pulire in maniera corretta e sistematica i contenitori riutilizzabili. Basti pensare alla mug per il caffè o alla borraccia per l’acqua e le bibite, tenute magari per un’intera settimana sulla scrivania e mai lavate, neanche nel weekend.
Nella fretta di tornare a casa, dopo una settimana di lavoro, chi si ricorda di portare con sé la propria tazza riutilizzabile per lavarla perbene a casa e poi riportarla il lunedì in ufficio?

Ancora nessun voto.

Lascia una valutazione

Condividi su:

Nessun Articolo da visualizzare