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15 arresti per clonazione di chiavi elettroniche

10-12-2014 – Quindici persone sono state arrestate e oltre 100 sono indagate per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla clonazione di chiavette elettroniche destinate al pagamento di prodotti erogati da distributori automatici collocati in uffici e strutture pubbliche.
L’operazione si è svolta tra Abruzzo, Molise e Puglia e ha visto impegnati i Carabinieri di più compagnie che sinergicamente hanno portato a termine l’inchiesta. Gli arrestati sono tutti residenti delle province di Campobasso e Termoli.
L’operazione, definita “complessa” dagli stessi inquirenti, è partita un anno fa a seguito della denuncia sporta dalla Generale Ristorazione, società che gestisce i distributori automatici di numerose aziende delle regioni coinvolte, come la Fiat di Termoli, Pratola Serra, l’ex Sofim di Foggia e la Sevel di Atessa.
I consistenti ammanchi sugli incassi avevano insospettito la compagnia di gestione che, sporgendo denuncia, ha portato a smascherare una vera e propria organizzazione facente capo a un dipendente della Fiat di Termoli, che aveva scoperto come clonare le chiavette attraverso un dispositivo collegato a un computer.
I Carabinieri hanno così illustrato il sistema:
L’uomo si era attorniato di un nutrito gruppo di persone le quali procacciavano “clienti” all’interno degli stabilimenti del gruppo Fca, il gruppo dapprima ha operato procacciando utenti nello stabilimento di Termoli successivamente il ‘giro d affari’ si è esteso agli stabilimenti Fiat di Pratola Serra, Foggia e in quello Sevel di Atessa. I cosiddetti “collettori” riprendevano le chiavette e le ridistribuivano”.
A fronte del pagamento di 5 euro, le chiavette erano ricaricate con un credito di 15, che ha portato ad un ammanco stimato intorno ai 300.000 euro.

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